Non si contarono più i traguardi raggiunti, così anno per anno, il marchio aggiungeva piccoli tasselli al puzzle diventando una maison di moda vera e propria di prêt-à-porter femminile.
Verso la fine degli anni 90’ il marchio è stato acquisito dal gruppo di lusso LVMH e viene scelto lo stilista Michael Kors per traghettare Celine ai vertici della moda, portandolo ad aprire il suo primo negozio monomarca a Londra e successivamente in altre città del mondo.
Negli anni duemila emergono diversi problemi interni alla maison, che nonostante buoni fatturati non riesce a mantenere un direttore creativo per più di una manciata d’anni.
La persona che ha trascinato fuori da questa situazione Celine e che ha saputo modificare l’immaginario del brand sino ad oggi è Phoebe Philo. Il brand verrà finalmente definito cool, o meglio come lo definì Vogue “cool minimal trend”.
Minimal, algido e raffinato è lo stile Philo che in breve tempo si allinea con l’ascesa dei nuovi trend artistici e con la filosofia del less is more.
Ormai Celine è nell’olimpo del lusso ma quando ci si appresta all’ennesimo cambio al timone tutto il mondo fashion inizia a tremare.
Arriva Hedi Slimane, camaleontico ed eccentrico designer che rivolta totalmente le carte in tavola. E per siglare anche nei fatti la svolta, elimina tutti i contenuti social di Celine pubblicati fino al suo arrivo.
Si riparte con la nascita di una collezione maschile - che quindi aggiunge alla collezione di occhiali da vista da donna Celine, gli adorati occhiali da vista da uomo Celine - e una linea di profumi.
Rivoluzione anche grafica: il logo sempre ben visibile sulle aste dei modelli da vista cambia e perde il suo accento e diventa subito storia.Slimane è stato capace di reinterpretare i codici della maison, le sue tradizioni e di catapultarle nel presente, incantando i fashion addict più attenti.
